Il costruttore belga Adolphe Sax presentò nel 1841 un nuovo strumento a fiato che derivava dall’incrocio di un clarinetto (imboccatura), di un flauto traverso (tastiera) e di un trombone (corpo in ottone). In Italia, il Conservatorio di Bologna adottò gli strumenti di Sax su consiglio di Gioacchino Rossini nel 1844. Dotato di una voce potente e di grande proiezione di suono, il sassofono ebbe fin dall’inizio un vasto uso bandistico: per questo motivo fu quasi subito presente nelle prime formazioni jazz, un genere musicale di cui è diventato il simbolo.